ASPETTI PSICHIATRICI DELL’ALCOLISMO
L’inquadramento diagnostico di un soggetto alcolista attraverso la griglia del DSM-IV-TR da origine ai seguenti raggruppamenti categoriali:
Disturbi da uso di alcol, che descrivono la modalità patologica di uso della sostanza distinguendo due livelli sindromici (Abuso e Dipendenza), in Asse I;
Disturbi indotti dall’alcol, che sono espressione di alterazioni fisiopatologiche provocate direttamente dalla sostanza tossica sia reversibili (Intossicazione e Astinenza, Delirium da intossicazione o da astinenza, Disturbo psicotico indotto, Disturbo dell’umore indotto, Disturbo d’ansia indotto, Disturbo del sonno indotto) sia persistenti (Demenza, Disturbo amnestico), sempre in Asse I;
Comorbilità psichiatrica di Asse I, che include tutte le manifestazioni psicopatologiche indipendenti dagli effetti diretti dell’alcol;
Comorbilità psichiatrica di Asse II, che evidenzia le alterazioni di personalità presenti nei soggetti che fanno uso patologico di alcol;
Comorbilità somatica in Asse III, dove vengono registrate le condizioni di interesse medico( epatopatie, gastropatie, neuropatie, ecc).
DISTURBI DA USO DI ALCOL
In base ai criteri del DSM-IV- TR sono considerati Disturbi da uso di alcol l’Abuso e la Dipendenza. Per abuso si intende una modalità patologica di uso dell’alcol che porta a menomazione o disagio clinicamente significativi come manifestato da una o più delle condizioni seguenti, ricorrenti entro un periodo di 12 mesi:
1) uso ricorrente che conduce ad incapacità di adempiere ai principali compiti connessi con il ruolo sul lavoro, a casa, o a scuola,
2)uso ricorrente in situazioni in cui è fisicamente rischioso,
3)problemi legali ricorrenti correlati all’alcol,
4) uso continuativo nonostante persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati dagli effetti dell’ alcol.
La dipendenza è invece una modalità patologica di uso dell’ alcol che conduce a menomazione o disagio clinicamente significativi, come manifestato da 3 o più delle condizioni seguenti che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
1) tolleranza,
2) astinenza,
3) assunzione in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto,
4) desiderio persistente o tentativi infruttuosi di controllarne l’uso,
5) impiego di una grande quantità di tempo in attività necessarie a procurarsi l’ alcol o a riprendersi dai suoi effetti,
6) interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative a causa dell’uso di alcol,
7) uso continuativo nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica, causato dall’alcol.
DISTURBI INDOTTI DALL’ALCOL
A) Disturbi reversibili indotti dall’alcol
L’intossicazione alcolica è caratterizzata da una serie di modificazioni psicologiche o comportamentali clinicamente significative che si sviluppano durante o poco dopo l’ ingestione di alcol. Un sintomo rilevante nell’ intossicazione alcolica è costituito dai vuoti di memoria o blackout alcolici, che consistono in singoli episodi di amnesia anterograda che si verificano in associazione con un’ intossicazione alcolica. La gestione clinica del paziente intossicato da alcol prevede il contenimento comportamentale, il supporto metabolico e l’eventuale controllo dell’aggressività con basse dosi di antipsicotici convenzionali. L’astinenza alcolica è una sindrome che si sviluppa dopo sospensione o riduzione di un precedente consumo di alcol pesante o prolungato. I sintomi si sviluppano da qualche ora a qualche giorno dopo la sospensione o riduzione e comprendono almeno due dei seguenti sintomi:iperattività autonomica, aumento del tremore alle mani, insonnia, nausea, vomito, allucinazioni visive, tattili o uditive transitorie, agitazione psicomotoria, ansia. La sindrome di astinenza alcolica può essere grave e condurre a complicazioni potenzialmente fatali, ciò dipende da fattori come intensità del consumo di alcol, precedenti crisi astinenziali e l’età avanzata. Il Delirium alcolico è caratterizzato da un disturbo dello stato di coscienza e da una modificazione delle funzioni cognitive o sviluppo di un’ alterazione percettiva. I sintomi sono rappresentati da alterazione della coscienza, deficit di memoria, disorientamento, alterazioni del linguaggio, disturbi percettivi. Il delirium da astinenza alcolica, detto anche delirium tremens, ha inizio dal terzo al quinto giorno di astinenza e comprende una serie di sintomi quali confusione, allucinazioni visive o tattili, ecc. Il livello di attività psicomotoria fluttua nel corso della giornata andando dall’ipereccitabilità alla letargia. Il Disturbo psicotico indotto dall’alcol (allucinosi alcolica) è caratterizzato dalla presenza di deliri o allucinazioni che si sviluppano durante o entro un mese dall’ intossicazione o astinenza. Le allucinazioni sono in prevalenza uditive e possono essere correlate a deliri a contenuto persecutorio. Durante l’intossicazione o astinenza dall’ alcol possono manifestarsi quadri psichiatrici che configurano un Disturbo dell’ umore indotto, un Disturbo d’ansia indotto, un Disturbo del sonno indotto, una Disfunzione sessuale indotta. Per differenziare un disturbo indotto da uno comorbile all’uso di alcol si fa riferimento ad un criterio temporale, per cui si considera indotto un disturbo i cui sintomi sono insorti durante o entro un mese dall’intossicazione o astinenza da alcol. Inoltre la diagnosi di disturbo indotto dovrebbe essere posta solo quando i sintomi sono in eccesso rispetto a quelli di solito associati con la sindrome di astinenza o intossicazione o quando sono sufficientemente gravi da richiedere attenzione clinica.
B) Disturbi persistenti indotti dall’alcol
Il disturbo amnestico persistente è caratterizzato da un deficit della memoria causato dall’uso prolungato di alcolici. Classicamente è conosciuto come Encefalopatia di Wernicke per la forma acuta e Sindrome di Korsakoff per la condizione cronica. La prima è un disturbo acuto caratterizzato da confusione, disfunzione vestibolare, alterazioni della motilità oculare. La sindrome di Korsakoff è una sindrome amnesica cronica che può seguire alla encefalopatia di Wernicke. Essa è caratterizzata da compromissione soprattutto della memoria recente e da amnesia anterograda in un paziente ancora cosciente. Può essere associato il sintomo della confabulazione, che consiste nella falsificazione del ricordo in stato di coscienza lucida associato con l’amnesia di origine organica. Secondo il DSM-IV-R per Demenza persistente indotta da alcol si intende la presenza di deficit cognitivi multipli, che producono una compromissione significativa del funzionamento sociale o lavorativo del paziente. I deficit cognitivi comprendono deficit della memoria ed una o più delle seguenti alterazioni cognitive: afasia, aprassia, agnosia, disturbo delle funzioni esecutive. Sia l’età avanzata che la presenza di malattie fisiche intercorrenti quali ipertensione, danno epatico e miocardiopatie favoriscono la comparsa di demenza alcol-relata.Gli altri disturbi persistenti indotti dall’alcol comprendono forme complesse a carattere neurologico e psichiatrico non menzionate nel DSM, come ad esempio:l’encefalopatia alcolica pellagroide, causata dalla carenza di acido nicotinico, la malattia di Marchiafava-Bignami, associato a lesioni anatomo-patologiche degenerative a carico del corpo calloso, e la degenerazione cerebellare alcolica, caratterizzato da alterazione dell’equilibrio e della coordinazione motoria del tronco e degli arti inferiori.